La comunicazione al giorno d'oggi... com'è??

Di ritorno dalle vacanze in Salento, con il mio smartphone in assistenza, rifletto sull’uso di questa nuova fantastica tecnologia.. Ho visto persone e famiglie in vacanza, distese sotto l’ombrellone, con in mano 4 cellulari in quattro, ognuno alle prese con il suo per ore. Mariti e moglie presi in discussioni infervorate su quello che faceva o non faceva il telefono. Persone intente a camminare sul bagnasciuga concentrate a chiamare con enormi tablet/cellulari, senza minimamente rendersi conto di quello che avevano attorno. E vogliamo parlare di tutti coloro che camminano con al collo legato il loro super smartphone? Pochissimi, praticamente nulli, bagnanti in relax a leggere un libro, giocare a carte o chiacchierare amabilmente con il vicino di ombrellone o con la propria famiglia, come si faceva una volta. Mamme di famiglia che, nell’unico momento in cui il marito si porta i figli al bar e possono starsene tranquille in santa pace (e lo dico da mamma, sapendo quanto sia una rarità!), prendere subito in mano il cellulare e passare mezz’ora a chiamare questo e quell’altro e raccontargli quello che avevano fatto prima, invece che godersi il sole, il mare, la sabbia, la pace e la positiva “solitudine” di quel magico e raro momento. Sono sempre più convinta che tutti questi mezzi di comunicazione, la comunicazione la stiano eliminando. Siamo imprigionati in un mondo in cui non siamo più capaci di tessere relazioni, in cui facciamo difficoltà a parlare e comunicare, ed ancor più a scrivere! Quanto era bello ricevere delle lettere, aspettare con ansia, controllare nella buca delle lettere se c’era qualcosa per noi? Essere aggiornati delle cose piano piano, prendersi un caffe per raccontarsi una vacanza con qualcuno, prima di aver visto già tutte le foto e i commenti postati ogni 2 ore da chissà quale posto del Mondo. E vogliamo mettere il piacere dell’attendere qualcuno che ti viene a salutare a casa? A suonare al campanello? Senza ricevere prima un whatsapp con “sto parcheggiando”? Ormai sappiamo tutto prima, conosciamo tutto prima, cerchiamo di calcolare qualsiasi cosa, verificare, scoprire, per avere la situazione sotto controllo PRIMA, senza avere SORPRESE. Ma quanto è bello ricevere delle sorprese? Quanto è bella l’attesa? Quanto è bello, almeno ogni tanto, non sapere e AFFIDARSI? Certo, tutte le nuove tecnologie hanno sicuramente tanti aspetti positivi, ma come tutte le cose, prima di inserirle nelle nostre vite, e nelle vite altrui (ad esempio quelle dei nostri figli), dovremmo riflettere su qual è sarà l’impatto, qual è il giusto uso da farsi, qual è e come dare il giusto limite.. Credo sia proprio per questo che non ho voluto sapere se la vita che avevo in grembo fosse maschio o femmina fino alla nascita.. Quando mia mamma mi aveva in grembo non ha fatto nemmeno un’ecografia, nessuno le ha detto se ero maschio o femmina… ha solo aspettato che la natura facesse il suo corso e.. sono venuta fuori benissimo lo stesso! :P E l’attesa è di sicuro stata più emozionante! Vi lascio con questo video, che racchiude un po' il concetto che ho cercato di esprimere...riflettiamo! www.youtube.com/watch?v=Z7dLU6fk9QY Un abbraccio

Commenti

  1. hai proprio ragione Roberta; ormai sembra che tutti siamo diventati smartphone- dipendenti.Facevo lo stesso ragionamento con mio marito qualche giorno fa. Eravamo al parco giochi del quartiere coi bambini e, mentre lui seguiva il terremoto Manu, io mi sono seduta su una panchina per dare il latte al piccolino.Di fianco a me si e' seduta una coppia, hanno tirato entrambi fuori il telefono e si sono messi a giocare allo stesso giochino scemo delle caramelle (non lo voglio nemmeno nominare per non dargli importanza!). Mi hanno fatto una gran pena.. Per noi, il parco rappresenta un momento in cui stare finalmente tutti e 4 insieme, ridere e socializzare con altre famiglie. Non riesco proprio a capire come una coppia possa ridursi a non parlare e non guardare il proprio figlio per stare dietro ad un telefono. I telefoni sono sempre piu' intelligenti, le persone purtroppo no...

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